Migliorare il concordato

L’intervento di Massimo Garavaglia.

“Si sono resi necessari dei correttivi al concordato preventivo, strumento che nella sua prima versione non era appetibile per i contribuenti.  Le tre condizioni che la commissione Finanze porta avanti per dare maggiore appeal al concordato sono: una flat tax incrementale sulla base dell’indice di affidabilità delle aziende; la semplificazione che porta l’avviso bonario da 30gg a 60gg; chi aderisce al concordato può vedersi spalmate nell’anno successivo le imposte invece di pagare l’acconto. Dobbiamo arrivare al pagamento delle tasse nel corso dell’esercizio cui si riferiscono e non prima. Abbiamo avviato da tempo un confronto con i commercialisti sulle misure che compongono il nuovo sistema fiscale del Paese e ci sono margini per le loro richieste. C’è apertura per le osservazioni dei professionisti in materia di concordato, ma era fondamentale che lo strumento andasse a regime. Sul redditometro si è trovato un punto di equilibrio importante sull’attività dell’Agenzia delle Entrate, che va fatta non più come strumento invasivo che crea distorsioni, ma sistema di analisi puntuali sulle difformità con controlli specifici.

 

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