Aspettando Vannacci, a Viterbo tra ex leghisti e l’avatar del Generale

VITERBO – “Se uno è innamorato di una donna la segue pure nei giorni feriali”. Umberto Fusco la butta sul sentimentale. Alla Pontida vannacciana, in un uggioso mercoledì pomeriggio di settembre, si contano una cinquantina di persone. Per chiamarlo “flop”, però, c’è da attendere domani, quando è atteso il generale Roberto Vannacci in persona, in volo da Bruxelles all’Italia. “A che ora arrivo? Dovete chiederlo al pilota, che deve pure atterrare- dice in un messaggio l’ex incursore dell’Esercito- mentre io sarei uscito ben volentieri prima, oltretutto Viterbo è proprio sulla rotta”. Paracadutista nell’anima.

Il primo raduno dei ‘Noi con Vannacci’ si svolge a due passi dall’aeroporto militare Tommaso Fabbri di Viterbo. Atterrasse davvero lì, sarebbe tanta roba. Il gran cerimoniere è Fusco, ex senatore della Lega, ha nel curriculum anche un fugace passaggio in Forza Italia, una candidatura a sindaco di Vitorchiano e, giura qualcuno, un tentativo di entrare in Azione, respinto. Da qualche mese, poco prima dell’estate, è l’animatore di ‘Noi con Vannacci’. Ha messo su la prima festa dell’associazione, tra le terme Carletti e l’aeroporto militare, in un centro sportivo. C’è il prato, i campi da padel e calcetto, un piccolo bar, il piazzale dove domani parlerà Vannacci. A due passi c’è il ristorante di famiglia.

OGGI SOLO IL TAGLIO DEL NASTRO, “CI RIVEDIAMO DOMANI”

Quando, a metà pomeriggio, iniziano ad arrivare giornalisti e telecamere, Fusco li fredda subito: “Niente grigliata né intrattenimento musicale, è brutto tempo. Facciamo solo il taglio del nastro, poi ci rivediamo domani”. Peccato, le braci erano già pronte e allineate le une con le altre. Il cielo è grigio, coi nuvoloni, ma non piove. Arriva qualche militante. “Ne abbiamo chiamati tanti e abbiamo detto loro di venire direttamente domani”, rivelano dall’organizzazione. Chissà. In tutto alla fine si conteranno una cinquantina di persone.
In una platea così scarna spiccano gli ex leghisti. Vito Comencini, Giuseppe Bellachioma, Edouard Ballaman, tre legislature da deputato alle spalle. “Vannacci deve slegarsi”, azzarda con un gioco di parole in cui calca la parola ‘Lega’. Una pattuglia ex che predica il post-salvinismo.
“Vannacci deve prendere coraggio, fare altro rispetto a Salvini”.

CHI C’È: MILITARI, EX MILITARI, EX LEGHISTI, ELETTORI FDL E CURIOSI

Qua e là si formano capannelli. Arrivano dal nord Italia, dal centro, dalla Puglia. “Ce ne sono due di Palermo”, giura Fusco, ma i siciliani non si trovano. C’è chi ha voglia di chiacchierare, raccontare, e chi preferisce il silenzio. Parole e frasi s’intercettano lo stesso. Un ex militare italo-francese, per esempio, se la prende con le tv: “Le peggiori tre sono Annunziata, Berlinguer e Littizzetto. Con tutte le belle figliole che ci sono in Italia non potevano trovarne un’altra che si siede sulla scrivania e accavalla la gambe?”. Risate. “Vannacci- osserva- parla di ciò che è normale e ciò che non lo è, semplice. Per esempio, se piove, lei prende l’ombrello no?”.
C’è qualche militare in pensione, qualcuno ancora in servizio, elettori di FdI e curiosi. Fusco, è la voce che si raccoglie nei bar dei dintorni, da giorni telefona ad amici e parenti: “Venite a vedere Vannacci”. Solo domani dirà quanti hanno risposto sì.

A parte gli scontenti leghisti c’è la partita interna al vannaccismo. L’associazione primigenia, quella che da culturale diverrà politica a novembre a Grosseto, si chiama ‘Il mondo al contrario’, come il libro, e conta già ottomila iscritti. Fusco li ha coinvolti e loro hanno aderito, pur senza entusiasmo. Non tifano certo per una platea vuota, epperò se l’iniziativa di Fusco dovesse fallire non si strapperebbero davvero le vesti. “Noi siamo invitati, non organizzatori”, precisano.
Qui si tifa e si auspica il partito di Vannacci, ma senza fretta. Alle Europee, a Viterbo, il generale si è messo nell’urna 4.870 preferenze. “Alle Terme dei papi c’erano 400 persone alla presentazione del libro, tutto pieno”, ricorda con emozione Fusco.

E CHI GIOCA, GRAZIE ALL’AVATAR DI VANNACCI, CONQUISTA IL MONDO

Leonardo, 21 anni, è arrivato da Vittorio Veneto. Ama i videogiochi. Ce n’è uno, Hearts of Iron 4, in cui si può guidare una nazione ai tempi della seconda guerra mondiale. “Assomiglia a Risiko”, racconta. Tra gli appassionati gira una modifica non ufficiale dove c’è un nuovo personaggio: Roberto Vannacci, che vince le battaglie grazie alla sua caratteristica specifica, “il carisma“. Si prendono le truppe italiane e si mandano in giro per il mondo a combattere, agli ordini del generale eurodeputato, del suo avatar. Vince? “Io con Vannacci ho conquistato il mondo tre volte“.

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