Il nubifragio in Romagna? Colpa-anche- del mare troppo caldo, parola di esperto

BOLOGNA – Sull’Appennino bolognese e romagnolo sono caduti picchi di oltre 250 millimetri di pioggia, a Forlì e provincia in 36 ore è caduta una quantità di pioggia fino al triplo della media di tutto settembre, a Bologna fino al doppio”. E’ il bollettino del meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara, che spiega le ragioni della straordinarietà degli eventi atmosferici legati al passaggio del vortice ciclonico Boris che sta flagellando in queste ore Emilia-Romagna e Marche.

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“Il ciclone Boris ha indugiato per giorni nelle stesse aree a causa di una circolazione atmosferica bloccata e invertita, che vede l’alta pressione stazionaria sull’Europa centro-settentrionale, mentre su Mediterraneo e Italia l’azione ciclonica ha insistito con reiterate precipitazioni, talora di eccezionale portata come nel caso di Emilia-Romagna e Marche”, prosegue Ferrara. “Il tutto è stato poi esasperato dalla presenza di maggior energia a disposizione per via di un Mediterraneo che fino a qualche giorno fa era decisamente più caldo della norma, con temperature superficiali fino a 30 gradi”, ricorda il meteorologo. “Secondo recenti studi il cambiamento climatico incide anche su queste configurazioni bloccate, oltre ovviamente che sull’energia a disposizione delle perturbazioni”, avverte Ferrara. Una configurazione dunque, secondo 3BMeteo, che di per sé non sarebbe stata anomala, ma i cui effetti sono stati esasperati.

(il mare oggi in provincia di Rimini, nella foto di apertura tratta da Fb)

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