Riforma fiscale col fiato corto

E’ necessario puntare sulla lotta all’evasione tributaria

Forum speciale promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili

di Davide Mattei

“La riforma fiscale rischia di essere ad un punto morto. Non riusciamo ancora a comprendere che bisogna puntare sulla lotta all’evasione fiscale che è centrale per superare le troppe ingiustizie e diseguaglianze che si registrano tra percettori dello stesso reddito”.

Lo ha dichiarato Virginio Merola, capogruppo del Partito democratico in Commissione Finanze della Camera, nel corso del Cnpr forum speciale, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, Luigi Pagliuca.

“Per ciò che attiene l’IA, come ogni grande innovazione tecnologica comporta dei rischi e rappresenta un’opportunità. Sicuramente – ha aggiunto Merola – può aiutare molto l’organizzazione del lavoro degli studi professionali ma dobbiamo essere attenti non solo al tema della formazione degli algoritmi ma anche all’infrastrutturazione di questi sistemi innovativi”.

Rivendica l’impegno del governo sulla ‘Riforma’ Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia in Commissione Lavoro della Camera: “Era un impegno che il governo aveva preso con gli italiani. Contiamo nell’arco della legislatura di portarla a compimento. E’ un programma ambizioso che vuole semplificare le norme e ridurre la pressione fiscale per migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti”.

Sull’impatto dell’intelligenza artificiale la deputata forzista sottolinea come “l’intelligenza artificiale sarà la nuova rivoluzione industriale di questo millennio che potrà dare un enorme supporto in tanti ambiti: lavoro, medicina, attività di ricerca, professioni.

In Italia esiste un problema di competitività in questo momento per contrapporsi alle imprese americane che stanno rastrellando dati per creare algoritmi. Dobbiamo creare un grande motore italiano di produzione di IA”.

Per Andrea De Bertoldi (Commissione Finanze a Montecitorio): “La riforma fiscale sta andando avanti nel migliore dei modi anche se una vera riforma dovrebbe poter contare su risorse economiche consistenti per avere quegli effetti stimolanti sul sistema produttivo e sulla crescita del pil.

Bisognerebbe essere in grado di avere una tassazione ridotta in modo premiale diventando attrattivi per nuovi investimenti, per i capitali esteri e per le aziende italiane che decidessero di lavorare di più. Per una vera riforma ci vogliono soldi e retroazioni fiscali utilizzando come coperture per le manovre di bilancio.

L’intelligenza artificiale può essere uno strumento efficace per la lotta all’evasione con accertamenti più mirati per recuperare risorse”.

Critico il senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del Movimento 5 stelle: “Il governo ha tradito tutte le promesse elettorali. La riforma fiscale è da riscrivere. I decreti attuativi confermano le criticità legate alla mancata semplificazione che era auspicata da professionisti e contribuenti.

Non si sono creati spazi fiscali per ridurre le tasse. La prossima legge di bilancio sarà all’insegna di tasse e tagli, così come ha annunciato il Ministro Giorgetti.

Si continuerà a tassare i redditi di lavoro e di impresa invece di spostare la tassazione sulle multinazionali, imprese del web, sulle speculazioni finanziarie, nonché sugli extra profitti. Il concordato preventivo, annunciato come rivoluzionario, si sta rivelando uno strumento coercitivo per fare cassa.

In quest’ottica l’introduzione dell’intelligenza artificiale può risultare determinante ad esempio nella lotta all’evasione fiscale. La categoria dei commercialisti e degli esperti contabili è a rischio per ciò che riguarda i loro compiti tradizionali. Dobbiamo favorire l’ingresso dei giovani professionisti rilanciando la loro figura a supporto delle imprese e della legalità.”.

*ItaliaOggi.

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