Fortuna (Cusano): “Prevista recessione tecnica, il nuovo governo dovrà uscirne”

ROMA – “Il nuovo governo si trova alle prese con una situazione difficile, forse entra nel momento più critico perché oggi abbiamo una situazione complicata che è esplosa a causa dell’emergenza energetica, dell’aumento dei prezzi, dell’inflazione, tutti problemi che sono attualmente presenti”. Così Fabio Fortuna, rettore dell’Università Niccolò Cusano, è intervenuto su Radio Cusano Campus.

“È di ieri l’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio- ha detto Fortuna- che tratteggia un futuro immediato difficile per l’Italia, perché dopo un primo semestre in cui tutto sommato le cose sono andate avanti senza troppi scossoni, abbiamo un secondo semestre in cui emergeranno le difficoltà. Il 31 ottobre avremo il dato relativo al Pil del terzo trimestre. Un pil che l’ufficio parlamentare di bilancio preannuncia non positivo, dovrebbe chiudersi con una diminuzione dello 0,2. E poi anche il quarto trimestre dovrebbe chiudersi con un risultato negativo. Quando due trimestri chiudono con un pil negativo si entra nella recessione tecnica, che però non è una recessione vera e propria. Speriamo che, nonostante le difficoltà, poi ci sia la forza di reagire”.

“Il nuovo governo dovrà affrontare l’emergenza del momento immettendo nuove risorse, anche con uno scostamento di bilancio qualora sia necessario, perché qui è in gioco la sopravvivenza del Paese. Poi ci sono delle variabili che inevitabilmente condizioneranno, prima su tutti quella legata al gas, perché se la Russia dovesse chiudere totalmente i rubinetti ancora qualche problema ce lo creerebbe. Quindi da una parte fronteggiare l’emergenza a qualunque costo per garantire la sopravvivenza di famiglie e imprese, dall’altra il governo dovrà cominciare a guardare più avanti, quindi predisporre elementi strutturali come il potenziamento di fonti alternative, dobbiamo renderci più autonomi”, ha concluso Fortuna.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Reviews

Related Articles